Cimitero di guerra di Coriano

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(Coriano Ridge War Cemetery. Cimitero di guerra di Coriano. Foto dell’autrice) 

di Paola Redemagni

Nei mesi compresi fra giugno 1944 e gennaio 1945, il territorio compreso fra la costa adriatica e la Repubblica di S.Marino fu teatro di una delle più lunghe e sanguinose operazioni della guerra di liberazione in Italia. La cosiddetta Battaglia di Rimini puntava allo sfondamento della Linea Gotica che tagliava in due l’Italia liberata a sud e quella ancora in mano tedesca a nord: il fronte partiva da Massa in Toscana, passava per Pistoia e Fiorenzuola, scendeva poi verso Urbino, per arrivare infine a Pesaro nelle Marche.

La zona costituiva il cosiddetto “settore adriatico”: qui si fronteggiarono a lungo le truppe tedesche al comando del generale Albert Kesserling, supportate da truppe corazzate e cannoni a lunga gittata posizionati sulle alture retrostanti,  e quelle alleate comandate dal generale Harold Alexander, che impiegavano unità aeree e navali a supporto di quelle di terra, nel tentativo di accerchiare i tedeschi con una manovra a tenaglia e poi sfondare verso la pianura padana.

Alla fine, i morti furono circa duecentomila: cittadini del Commonwealth, americani, francesi, polacchi, greci e tedeschi.

A Coriano, dove si affrontarono anche truppe corazzate, sorge uno dei 37 cimiteri che in Italia ospitano i soldati appartenenti alle truppe del Commonwealth: il Coriano Ridge War Cemetery.

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(Ingresso al cimitero di guerra di Coriano: Coriano Ridge War Cemetery. Foto dell’autore)

Il terreno – così come quello di tutti gli altri siti analoghi – fu acquistato dallo stato italiano e donato alla Commonwealth War Graves Commission, secondo gli accordi di pace, come ricordato anche nelle due lapidi in lingua inglese e italiana murate all’ingresso del cimitero: “Coriano Ridge War Cemetery 1939 – 1945. Il suolo di questo cimitero è stato donato dal popolo italiano per l’eterno riposo dei marinai soldati e aviatori alla cui memoria è qui reso onore”.

Anche Coriano, così come gli altri cimiteri di guerra del Commonwealth in Italia, fu progettato dall’architetto Louis de Soissons.

I cimiteri affidati alla Commonwealth War Graves Commission sono facilmente riconoscibili perché ripropongono tutti lo stesso schema: le eccezioni riguardano casi particolari dovuti a specifiche condizioni del terreno.

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(Coriano Ridge War Cemetery. Brigata. Foto dell’autore) 

I lavori ebbero inizio il 15 aprile 1945. Oltre la cancellata si apre un ampio campo su cui si allineano le lapidi, tutte uguali per forma, dimensione e materiale. Coriano ospita 1940 sepolture suddivise in settori detti “brigate”, composte da 84 tombe. Le ultime quattro brigate ospitano 576 caduti inizialmente sepolti nel piccolo cimitero di Montescudo, alle pendici del Monte della Croce, poi abbandonato a causa della franosità del terreno. Sopra le tombe svetta la grande Croce del Sacrificio.

Oltre a Coriano, troviamo altri cimiteri di guerra in Romagna: a Cesena, Faenza, Forlì, Gradara, Meldola, Montecchio, Ravenna, Villanova nel comune di Bagnacavallo. A Riccione si trova il cimitero di guerra Greco, a Rimini il Gurkha War Cemetery.

Lo staff che dirige il cimitero di Coriano funge da centro operativo per tutti i cimiteri di guerra alleati del centro Italia.

(Dear friends speaking english, this is an home-made blog. I have no money to pay a professional translator, so I write english post by myself and – as you can see – I can’t write English language very well. So you can find a lot of mistake in the articoles: I beg your pardon. My English language level is: F(unny)! Will you pardon me?)

From June 1944 to January 1945, the land between the Adriatic coast and Repubblica di San Marino was the scene of one of the longest and bloodiest operations of the war of liberation in Italy. The Battle of Rimini had the goal to break the Gothic Line which divided the liberated Italy in the south and the one still in German hands in the north. 200.000 soldiers coming from USA, Commonwealth, France, Poland, Greek and Deutschland died. In Coriano, not far from Riccione, you can visit the Coriano Ridge War Cemetery, one of  the 37 cemeteries in Italy that host soldiers belonging to the Commonwealth troops. The land on wich the cemetery stands is a gift of Italy to the Commonwealth War Graves Commission, for the perpetual resting place of the soldiers, sailors and airman who died for the freedom, as you can read on the plaque at the entrance. The cemeteries entrusted to the Commonwealth War Graves Commission are easily recognizable because they all repeat the same scheme.

The Coriano Ridge War Cemetery and the other War Cemeteries in Italy were all planned by the anglo-canadian architect Louis de Soissons. The works began on April 15, 1945. Beyond the gate, on a large field the gravestones are aligned, all the same in shape, size and material. Coriano hosts 1940 burials divided into sectors called “brigades”, consisting of 84 tombs.
The last four brigades host 576 fallen soldiers, buried in the small cemetery of Montescudo in a first time, then abandoned due to the landslide.
Above the tombs stands the great Cross of the Sacrifice.In Romagna country, you can visit many other War Graves: in Cesena, Faenza, Forlì, Gradara, Meldola, Montecchio, Ravenna, Villanova. In Riccione you can visit the Greek War Cemetery and in Rimini the Gurkha War Cemetery.