Cimitero Militare Ellenico di Riccione

Di Paola Redemagni

Le truppe alleate sbarcano in Sicilia il 10 luglio 1943. L’8 settembre 1943 il Re firma l’Armistizio con gli Alleati e il paese viene occupato dall’esercito tedesco. Il 23 settembre nasce a Salò la Repubblica Sociale Italiana, guidata da Benito Mussolini. Intanto gli Alleati risalgono la penisola: il 1 ottobre 1943 sono a Napoli, il 4 giugno 1944 entrano a Roma, l’11 agosto liberano Firenze.

A fine agosto viene lanciata l’offensiva contro la Linea Gotica che, da Pesaro a Livorno, separa il nord Italia ancora in mano tedesca dall’Italia liberata. Nell’estate 1944 l’intera zona a sud di Rimini compresa fra gli Appennini e il mare è teatro di scontri durissimi, che vedono contrapporsi le truppe tedesche sotto il comando del generale Albert Kesselring e quelle guidate dal generale inglese Harold Alexander, comandante in capo delle forze alleate in Italia, e dal generale statunitense Mark Clarck.

I tentativi di sfondamento delle truppe alleate, compiuti anche con l’impiego di divisioni corazzate, sono contenuti dal fuoco dell’artiglieria nemica e le perdite sono ingenti, come testimoniano ancora oggi i numerosi cimiteri di guerra che costellano la Romagna: a Rimini, Forlì, Gradara, Meldola, Coriano, solo per citarne alcuni.(Cimitero di guerra di Coriano)

(Riccione, Cimitero Militare Ellenico. Foto dell’autore)

Accanto a quelli alleati sono schierati soldati di altre nazionalità: Indiani e un piccolo contingente greco. 114 di loro, appartenuti alla 3° brigata di montagna, riposano nel Cimitero Militare Ellenico di Riccione, in greco: Ellenico stratiotiko coimeterio. Sorge lungo la via Adriatica che da Riccione porta a Cattolica, fra Riccione e Misano Adriatico.

Una bassa cancellata separa dalla strada tre alti gradoni in pietra allineati ai lati di una grande croce in acciaio. Piccole croci in pietra bianca sovrastano le lastre tombali poste in quattro file ben ordinate e circondate dal verde degli alberi.

Sui pilastri d’ingresso montano la guardia due sculture di Atena armata: appoggiata da un lato alla lancia e dall’altro allo scudo rotondo in dotazione agli antichi soldati opliti, indossa il cimiero di guerra. Sopra il cimitero sventola la bandiera greca.

Affidato alle cure dell’Ambasciata greca di Roma attraverso la comunità ellenica dell’Emilia-Romagna, difende la memoria di quelli che la propaganda nemica bollava come “soldati mercenari che si stanno facendo massacrare per gli Inglesi”.

(Riccione, Cimitero Militare Ellenico. Particolare dell’ingresso. Foto dell’autore)

(Dear friends speaking english, this is an home-made blog. I have no money to pay a professional translator, so I write english post by myself and – as you can see – I can’t write English language very well. So you can find a lot of mistake in the articoles: I beg your pardon. My English language level is: F(unny)! Will you pardon me?)

The Allied troops landed in Sicily on 1943,10 of July. On 8 September, Italian King signed the Armistice with the Allies and the German army occupied Italy.

The Allies went up the country: on 1 October they arrived in Naples; on 1944, 4 of June they entered Rome, on 11 August they liberated Florence. At that time, the “Gothic Line” connected Pesaro with Livorno and separated northern Italy – still in German hands – from liberated Italy.

In the summer of 1944, the entire area south of Rimini was the scene of very hard clashes, which saw the German troops under the command of General Albert Kesselring opposed to those led by English General Harold Alexander, commander in chief of the allied forces in Italy, and by US General Mark Clarck.

The breakthrough attempts of the allied troops are contained by the enemy artillery and the victims are huge, as the numerous war cemeteries in Romagna still testify: in Rimini, Forlì, Gradara, Meldola, Coriano, just to name of someone of them.

Alongside the allied ones, soldiers of other nationalities are deployed: Indians and a small Greek contingent.

114 of them, belonging to the 3rd mountain brigade, rest in the Hellenic Military Cemetery in Riccione, along the Via Adriatica between Riccione and Misano Adriatico.

Entrusted to the care of the Greek Embassy in Rome through the Emilia-Romagna Hellenic Community, it defends the memory of those who the enemy propaganda branded as “mercenary soldiers who are being massacred for the British”.

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