Cimitero Indiano di guerra di Forlì

Di Paola Redemagni

Quando si pensa ai cimiteri della Seconda Guerra Mondiale, subito il pensiero va alle grandi distese di croci dei cimiteri normanni, poco distanti dalle spiagge che videro lo sbarco dell’esercito americano.

Eppure in Italia sono ben 37 i cimiteri del Commonwealth che ospitano quasi 50.000 soldati, aviatori, marinai deceduti durante i combattimenti che tra il 1943 e il 1945 liberarono il Paese dall’esercito tedesco. (Cimitero di guerra di Coriano)

Accanto a statunitensi, inglesi, canadesi, francesi combatterono e morirono anche australiani, neozelandesi e soldati provenienti dal Sudafrica, dalla Grecia (Cimitero Militare Ellenico di Riccione), dalla Polonia, dall’India, dal Pakistan, dal Nepal.

In Italia esistono due cimiteri dedicati ai soldati indiani, Sikh e Indù: il Rimini Gurkha War Cemetery e il Cimitero degli Indiani a Forlì.

Sorge in via Ravegnana, proprio alle spalle del Cimitero Monumentale della città romagnola.

(Forlì, Cimitero Indiano di Guerra. Stefan Popdimitrov, monumento ai militari Sikh.
Foto dell’autrice)

All’ingresso una targa riporta le parole di sir Winston Churchill: “Grazie al loro prezioso aiuto oggi siamo in grado di vivere con onore, dignità e indipendenza. Nella guerra hanno combattuto e sono caduti per noi indossando il turbante”.

Ed indossano proprio il turbante i soldati in bronzo dell’enorme monumento lì accanto, realizzato nel 2011 dallo scultore Stefan Popdimitrov per la comunità Sikh, mentre soccorrono un italiano ferito.

Piccolo e ben curato, il Cimitero degli Indiani di Forlì è attraversato da vialetti bianchi, punteggiato di fiori e ombreggiato da piante pregiate, ospita 496 caduti, di cui 493 appartenenti alla Quarta, all’Ottava e alla Decima Divisione dell’esercito indiano e tre dell’esercito britannico. Quindici di loro sono rimasti ignoti.

(Forlì, Cimitero Indiano di Guerra. Tomba di un Milite ignoto. Foto dell’autrice)

Il cimitero risponde ai requisiti stabiliti dalla Commonwealth War Graves Commission, che si incarica di rendere uniformi ed immediatamente riconoscibili i luoghi di sepoltura degli eserciti legati al Commonwealth: lapidi in pietra bianca dalle dimensioni precise, l’emblema del Reggimento accuratamente inciso nella parte superiore della stele, nome e grado del defunto, una breve frase a cura della famiglia, in questo caso incisa negli eleganti caratteri della lingua tamil.

(Forlì, Cimitero Indiano di Guerra. Soldato del Second Punjab Regiment.
Foto dell’autrice)

Manca la Croce del Sacrificio, dal momento che la religione prevalente dei defunti che riposano qui non è quella cristiana (La Croce del sacrificio). A vegliare sul piccolo campo è invece il Cremation Memorial, che custodisce le ceneri di 768 soldati Indù e Sikh, cremati dopo la loro morte, i cui nomi sono riportati sulle pareti del monumento.

(Forlì, Cremation Memoria. Foto dell’autricel)

L’area dove sorge il cimitero fu scelta come luogo di sepoltura dalla Decima Divisione Indiana, che, arrivata in zona nell’ottobre 1943, aveva giocato un ruolo importante nei combattimenti degli ultimi mesi di quell’anno.

A partire dal 2007, ogni anno, i membri della comunità Sikh dell’Emilia-Romagna si ritrovano qui nella prima metà di agosto per rendere omaggio ai loro caduti.

(Dear friends speaking English, this is an home-made blog. I have no money to pay a professional translator, so I write English post by myself and – as you can see – I can’t write English language very well. So you can find a lot of mistakes in the articles: I beg your pardon. My English language level is: F(unny)! Will you pardon me?)

Forlì Indian War Cemetery

In Italy there are 37 Commonwealth Cemeteries, housing almost 50,000 soldiers, airmen and sailors who died during the fighting that liberated the Country from the German army between 1943 and 1945.

Alongside Americans, British, Canadians and French soldiers, also fought and died soldiers from Australia, New Zealand, South Africa, Greece, Poland, India, Pakistan and Nepal.

If you wish, you can visit two cemeteries dedicated to Indian, Sikh and Hindu soldiers: the Rimini Gurkha War Cemetery and the Indian Cemetery in Forlì, near the Monumental Cemetery.

Near the entrance, a huge bronze monument created in 2011 by sculptor Stefan Popdimitrov for the Sikh community shows two Indian soldiers rescuing a wounded Italian.

Small and well-kept, the Forlì Indian Cemetery is crossed by white paths, dotted with flowers and shaded by rare plants. It is home to 496 fallen soldiers, of whom 493 belonged to the 4a, 8a and 10a Divisions of the Indian Army and three to the British Army. 15 of them remain unknown.

There is no Cross of Sacrifice, instead there is the Cremation Memorial, which holds the ashes of 768 Hindu and Sikh soldiers, cremated after their death, whose names are inscribed on the walls of the monument.

Every year since 2007, members of the Sikh community in Emilia-Romagna have been gathering here in the first half of August to pay their respects to their fallen soldiers.